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13 Settembre 2024 ore 21.15

NOMADIC - Canto per la biodiversità

  •     Teatro Lyrick - S. Maria degli Angeli (PG)    Mappa
  • Disponibile
  • 12,00€

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  • NOMADIC - Canto per la biodiversità

Informazioni sull'evento

NATIONAL BIODIVERSITY FUTURE CENTRE

Imarts

presentano

NOMADIC

CANTO PER LA BIODIVERSITA’

uno spettacolo di Telmo Pievani e Gianni Maroccolo

 

“Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti
Viaggia la polvere viaggia il vento viaggia l'acqua sorgente
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità”

In viaggio - C.S.I.

 

TELMO PIEVANI testi e voce narrante

GIANNI MAROCCOLO direzione musicale  basso, electronics

MARCO CAZZATO/ MICHELE BERNARDI regia e immagini

ANGELA BARALDI voce

ANDREA CHIMENTI voce e chitarra

ANTONIO AIAZZI tastiere , fisarmonica e piano

BEPPE BROTTO esraj, sitar

SIMONE FILIPPI voce, percussioni, electronics

MARIANO DE TASSIS lighting designer

VLADIMIR JADOGIC sound engineer

 

Migrano da sempre gli animali, inseguendo l’alternarsi delle stagioni, in cerca di risorse e futuro. Migrano per adattarsi all’ambiente che cambia. Migrano da sempre le specie umane, da due milioni di anni, partendo e ripartendo ogni volta dalla casa africana. Migrano da sempre i nostri antenati Homo sapiens, prima in Africa e poi fuori, disperdendosi su tutte le terre emerse, chiamando “casa” i luoghi più estremi.

Le loro rotte migratorie, a partire da un piccolo gruppo di pionieri del Corno d’Africa, hanno creato il magnifico mosaico delle culture umane sulla Terra: prima in Medioriente, poi in Caucaso, quindi nelle steppe sconfinate dell’Asia centrale, verso l’estremo Oriente e l’Indonesia, poi piegando ad Occidente in Europa e ancora salendo verso il vasto Nord, quindi attraversando il mare ed entrando in Australia, calcando i ghiacci della Beringia, continente ora sommerso, e irrompendo verso il sud delle Americhe. Tutti i popoli della Terra hanno una radice comune. Per questo le razze non esistono, stanno solo dentro le nostre teste, giacché siamo tutti discendenti da una stessa tribù africana migrante.

Migrare destabilizza chi giunge e chi accoglie, rimescola e rafforza la genetica, ci fa esplorare nuovi habitat, genera incessante diversità attraverso l’isolamento, la ramificazione, il meticciato. Siamo sempre umani alla deriva, nomadi in avanscoperta.

L’Italia deve la sua ricchezza, biologica e culturale, proprio a questo: alle migrazioni, di umani e altri animali, su un territorio irregolari di monti vallate coste, ponte di passaggio schiantato in mezzo al Mediterraneo. I migranti di oggi, umani e non umani, seguono gli stessi tracciati, aggirano gli stessi ostacoli geografici, inseguono piste di fiumi e di mari, oggi come allora, come tutte le creature su questo pianeta imprevedibile.

Adesso però cozzano contro ragnatele artificiali e pretestuose di confini politici, di egoismi regionali, di schiavitù e di spietati sfruttatori. Causa profonda delle migrazioni è da sempre il clima che cambia, allora come ora, solo che adesso cambia per mano nostra, di noi che stiamo dalla parte giusta del Mediterraneo e alziamo muri. Il clima che cambia alimenta la desertificazione, carestie, conflitti per le risorse, guerre. Le fasce di vegetazione si spostano, in molte regioni del mondo non si potrà più vivere. Ci attende un secolo nomade.

Di tutto ciò nulla si dirà esplicitamente nello spettacolo, non sarà una lezione, non faremo la morale. Migrare è la nostra natura, e la natura non è né buona né cattiva. Lo lasceremo dire alle storie, alle suggestioni visive, alla musica, alla poesia, a parole scarne. Ci basterà uscire dalla sala con qualche dubbio in più, con nuove domande, molte emozioni e un sentimento panico: siamo parte di una trama di connessioni in cui il migrare è fonte di vita e di diversità, anelito di sopravvivenza.

Musiche di: C.S.I., Philiph Glass, Litfiba, Claudio Rocchi, Marlene Kuntz, Gianni Maroccolo, Daniela Pes.

Organizzatore:Ass. De Rerum Natura APS

Teatro Lyrick - S. Maria degli Angeli

Il Teatro Lyrick, situato a Santa Maria degli Angeli, Assisi, è stato inaugurato nel maggio del 2000. Questa struttura teatrale è emersa dall'ex reparto chimico industriale della Montedison, un progetto degli anni '50 del rinomato architetto Morandi, allievo dell'illustre ingegnere Pier Luigi Nervi, grazie all'iniziativa dell'imprenditore americano Richard Leach. Considerato uno dei teatri comunali più moderni e affascinanti in Italia, il Teatro Lyrick vanta una platea da 1000 posti e un ampio palcoscenico. Per più di un decennio, il palcoscenico del Teatro Lyrick ha accolto le più acclamate produzioni teatrali nazionali e internazionali. Attualmente, il teatro è sotto la proprietà e la gestione del Comune di Assisi. La platea del Teatro Lyrick conta 1000 posti a sedere, suddivisi in Tre Settori.

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Tag: NOMADIC - Canto per la biodiversità, Teatro Lyrick - S. Maria degli Angeli